Accademia dei Filaleti
LA STANZA DELL'ORA PRIMA
(verso la 7° ora, prima dell'aurora)
LE ORE
- Ecco che l'ora s'inclina e mi colpisce
- con chiaro, metallico tocco:
- mi tremano i sensi. Lo sento: posso
- e colgo la luce scultrice.
- Nulla era compiuto, prima che lo scorgessi,
- qualsiasi divenire stava fermo.
- I miei sguardi sono ammaestrati e, come a una sposa,
- a ciascuno viene l'oggetto che vuole.
- Niente per me è troppo piccolo, e lo amo comunque,
- e lo dipingo su uno sfondo d'oro, e in grande,
- e alto lo tengo, e non so per chi,
- l'anima gli dia il volo ...
- Vivo la mia vita in cerchi crescenti,
- che sugli oggetti si stendono.
- Forse non porterò a termine
- Della mia arte l'ultimo prodotto. Ma tentare io voglio.
- Giro intorno a Dio, intorno all'antichissima torre:
- è da millenni che vi stondo;
- e ancora non so: sono u falco, un temporale,
- o un canto più grande.
R.M. Rilke
da "Nigredo"
PIOGGIA
- Sotto questa pioggia di traverso,
- il mio usuale affardellare i giorni
- gravido ritorna, all'improvviso,
- di un silenzioso calcinare.
- L'anima, per lento macinarsi
- ormai prona, si lascia fluitare
- senza movimento nè sorriso,
- moto pescatore di tartana.
P. De Faveri
opyright © 2007 © - Accademia dei Filaleti - Tutti i diritti riservati
Tutte le aree di questo sito sono di pubblico dominio, incluse le pagine pubblicate ad uso dell'Accademia dei Filaleti.
Nessuna parte dello stesso può essere riprodotta, archiviata o trasmessa, in qualsiasi forma, senza il preventivo permesso scritto dell' Accademia dei Filaleti